I limoni sono frutti originari da Cina e India e furono importati in Europa dagli Arabi.

Coltivati nell’Italia meridionale e centrale arrivarono sul lago di Garda portati da San Francesco di Assisi e i suoi frati che fondarono un monastero a Gargnano sulla sponda occidentale del Garda.

Questo viene testimoniato dai bassorilievi raffiguranti il frutto che si trovano sui capitelli delle colonne del chiostro di San Francesco a Gargnano.

Il clima mite del Lago di Garda permise la messa a terra delle piante che iniziarono a venire coltivate in crescente quantità in tutta l’area del lago ma principalmente nella sponda occidentale che riceve i caldi raggi del sole del mattino.

A protezione poi del freddo invernale vennero costruite le caratteristiche limonaie che permettono di coprire le piante con teli proteggendole dal gelo notturno e dal vento.

Garantiti dal pericolo del freddo la coltivazione dei limoni si fece più intensa e la sponda bresciana del lago da Limone a Salò divenne famosa come il luogo di coltivazione di agrumi più a nord del mondo (46° latitudine nord).

Cominciò così l’attività di commercio dei limoni verso la Germania e la Russia, dove erano fortemente richiesti principalmente per due motivi, il primo: la loro grande ricchezza di vitamina C, molto utile per combattere lo scorbuto, malattia che allora era molto diffusa in Europa. In secondo luogo per l’acido citrico, che all’epoca veniva estratto unicamente dai limoni e veniva usato come conservante per il cibo e disinfettante.

Questa attività portò ad un cambiamento radicale dell’economia della zona, pescatori, allevatori e agricoltori si dedicarono a questa ben più remunerativa attività commerciale, questo portò anche allo spostamento di intere famiglie dall’entroterra montano verso il lago.

Gli stati più a nord, che erano i principali importatori di agrumi prediligevano i limoni del Garda a quelli del sud Italia per il minor numero di dazi di passaggio tra i vari comuni dell’Italia ancora non unificate e per le caratteristiche del frutto più resistente ai climi freddi.

Le cose cambiarono quando nel 1861 con l’Unità d’Italia, le dogane interne furono abolite e i limoni del Sud Italia coltivati all’aria aperta tutto l’anno con costi di produzione inferiori cominciano a fare concorrenza ai nostri, le industrie scoprono il modo di produrre acido citrico sintetico e lo scorbuto viene debellato.

La produzione iniziò a calare per sparire quasi completamente con l’arrivo dell’economia turistica sul lago.

I Giardini d’Agrumi

A Gargnano la festa i Giardini d’Agrumi che si tiene ogni anno in aprile, (13 e 14 aprile 2024) è la manifestazione dedicata alla promozione e valorizzazione delle belle limonaie alto gardesane e degli agrumi che in esse ancora vengono coltivati, a scopo produttivo o decorativo.

Presso il Chiostro di San Francesco, viene allestita una tavola pomologica delle oltre 50 varietà di agrumi coltivati nell’alto Garda, oltre ad una esposizione degli attrezzi un tempo utilizzati per l’agrumicoltura gardesana.

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